
Gent.ma Dirigente
L’Associazione che mi onoro in atto di presiedere a Messina ha tra i suoi obiettivi statutari la difesa dei valori e dei principi costituzionali su cui si fonda la Repubblica: valori e principi di natura etica, politica e sociale. Ci stupisce e sconcerta perciò che una Scuola pubblica, come il Liceo Classico di Barcellona P.G., sia stata e sia ancora intitolata a Luigi Valli, un fascista della prima ora del cui nazionalismo, bellicismo e razzismo esistono ampie e documentate testimonianze, per non dire dei numerosi scritti con i quali sostenne enfaticamente le più aberranti dottrine del regime fascista.
Credo sia superfluo ricordare che la Scuola Italiana è fondata sulla Carta Costituzionale, e che questa, nata dalla Guerra di Liberazione contro il nazifascismo, proclama inequivocabilmente l’uguaglianza tra gli uomini, la solidarietà tra cittadini, la giustizia sociale, la cooperazione internazionale e il rifiuto della guerra come strumento di soluzione dei conflitti tra le nazioni. L’Italia inoltre è stata tra i primi paesi al mondo a sottoscrivere la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, un testo che stride rumorosamente con le tesi che il Valli non cessò mai di proclamare e difendere, in forme peraltro così estreme, retoriche e farraginose da suscitare il fastidio delle menti culturalmente più attrezzate tra le stesse file del fascismo.
Nella quotidiana opera di formazione culturale e civile degli studenti non è quindi ammissibile che si additi ad esempio un personaggio il cui profilo complessivo costituisce, de facto, la negazione categorica dei più alti fondamenti giuridici ed etico-politici dell’Italia: per fondamento costituzionale la scuola pubblica è infatti laica e pluralista; per vocazione pedagogica e civile esprime e insegna il rispetto delle leggi dello Stato e la lotta contro ogni forma di sostegno, diretto o implicito, a intolleranza, razzismo, e alle diverse forme di discriminazione sociale e giuridica. Ogni ambiguità, in questo campo, risulta ingiustificata e pericolosa, perché gioca a favore di modi pensare e di interpretazioni inaccettabili per una Istituzione della Repubblica e – in modo particolare – per una istituzione che ha la missione di formare le menti e le coscienze dei giovani cittadini.
A nome del Comitato provinciale di Messina Le chiedo quindi di avviare, di concerto con il Consiglio di Istituto e con le altre Istituzioni preposte, le procedure necessarie per cancellare in tempi il più possibile brevi l’intitolazione del Liceo di Barcellona a Luigi Valli.
Quanto alla nuova intitolazione della scuola, considerato che un’istituzione pubblica deve essere, anche nelle ritualità e nei simboli che la individuano, un presidio di trasparenza e legalità, suggeriamo che la scelta del Consiglio di Istituto venga sostenuta dalla consulenza di studiosi attenti alle memorie storiche, culturali e civili della Città di Barcellona.
Certo che vorrà tempestivamente provvedere al ripristino del prestigio del Liceo, tutelandone l’irrinunciabile conformità ai suoi fondamenti costituzionali, porgo
Distinti saluti
Fausto Clemente
(Fiduciario Provinciale ANPI Messina)