Per il Comitato Provinciale Anpi di Messina
Sostine Cannata

Oggi 25 Aprile, nel rispetto delle rigide limitazioni anti-Covid19, l’ANPI di Messina ha festeggiato la Liberazione dal nazi-fascismo partecipando e organizzando tre importanti manifestazioni: la prima, come consueto, è stata la deposizione di una corona di fiori al monumento dei Caduti di Piazza Municipio alla presenza del delegato del Presidente Provinciale dell’ANPI di Messina, Federico Martino, del Prefetto Cosima Di Stano, del Comandante Interregionale Carabinieri Sicilia e Calabria Generale di Corpo d’Armata Gianfranco Cavallo e del Sindaco di Messina Cateno De Luca. Presenti in piazza un numero consistente di rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle Forze Armate.

La cerimonia per le prescrizioni anti-Covid19 non prevedeva i consueti discorsi del Presidente Anpi, del Prefetto e del Sindaco, così come assente era la banda dell’Esercito. In piazza invece anche un nutrito gruppo in rappresentanza dell’Anpi Provinciale e della Sezione Comunale Anpi “Aldo Natoli” di Messina. Il compito e l’onore di portare il labaro è spettato a Giuseppe Martino e a Giacomo Gugliandolo.

Il secondo momento della giornata è stata la deposizione di un mazzo di fiori alla stele dell’eccidio di Piazza Unità d’Italia del 7 marzo 1947, quando polizia e carabinieri spararono sui manifestanti inermi che chiedevano un incontro con il prefetto e protestavano per il diritto a un contratto, al lavoro e la lotta al carovita.


Come ricorda la stele sul terreno rimasero in molti, due morti sul colpo, Giuseppe Maiorana e Biagio Pellegrino, e tanti feriti. Qualche giorno dopo morirà anche il ventenne Giuseppe Lo Vecchio in ospedale. La posa del mazzo di fiori è stata organizzata dall’Anpi, dalla Rete degli Studenti Medi di Messina, dall’UDU Messina e da Articolo Uno, hanno aderito Rifondazione Comunista e Potere al Popolo.
Durante la manifestazione Pietro Greco, anche lui presente in piazza il giorno dell’eccidio, in un breve intervento ha ricordato i fatti e il contesto storico politico in cui essi maturarono.

Il terzo momento si è svolto alle ore 12,00 a Piazza Francesco Lo Sardo / Piazza del Popolo, dove, dopo la lettura dell’elenco dei nomi dei Partigiani messinesi, ci si è spostati sotto la targa della piazza dedicata al Lo Sardo, per porre anche qui un mazzo di fiori all’uomo che pagò con il carcere e la vita la sua militanza antifascista e comunista.

Primo deputato comunista siciliano non tradì i suoi ideali e lottò contro il fascismo anche a Messina, nota la riunione clandestina dei dirigenti comunisti da lui presieduta avvenuta nel 1925 a Giampilieri.

Nel 1926 veniva arrestato nuovamente e condotto dal carcere di Messina al carcere di Turi dove condivise la prigionia con Antonio Gramsci, entrambi destinati a morire per le condizioni di privazione e l’assenza di cure riservate loro dai fascisti.
Quest’anno ricorre il 90° anniversario della sua morte, avvenuta il 30 maggio 1931 e il 150° anniversario della sua nascita, avvenuta il 22 maggio 1871, pertanto l’Anpi lo ricorderà in un Seminario di Studi il 17 maggio 2021 condotto dal Prof. Salvatore Pantano su piattaforma Google Meet e sul canale Facebook dell’Anpi “Aldo Natoli” di Messina.

Una data, probabilmente il 30 maggio, sempre compatibilmente con le prescrizioni anti-Covid19, sarà il giorno in cui una delegazione dell’Anpi si recherà sulla tomba di Francesco Lo Sardo nel Gran Camposanto di Messina.

Tra le attività che l’Anpi Provinciale e le Sezioni Comunali hanno dedicato e dedicheranno alla giornata del 25 Aprile ci sono gli incontri con le scuole, con l’I.I.S. “Verona Trento – Majorana”, 5 incontri on line (tenuti dai Proff. Daniele Pompejano, Beniamino Ginatempo, Giuseppe Restifo, Giuseppe Baglio e Felice Scalia) l’incontro con l’I.I.S. “Enrico Medi” di Barcellona P. d. G. (tenuto da Giuseppe Restifo, Tindaro Bellinvia, Giuseppe Martino, Lina Panella, Elisa Calabrò, Isabella Di Santo) e un ciclo di Seminari di Studi Politici che partendo dalla Costituzione (tenuto dal Prof. Federico Martino) spazia tra i comunisti messinesi durante il fascismo: Fiore e Lo Sardo (tenuto dai Proff. Giuseppe Restifo e Salvatore Pantano), la Comune di Parigi (tenuto dal Prof. dell’Università Federico II di Napoli Giuseppe Antonio Di Marco), il Pci dopo il fascismo e Pci e lotte contadine (tenuti rispettivamente dal Prof. Daniele Pompejano e dal Prof. Giuseppe Alibrandi).
