di Franco Fogliani

Voglio ringraziare prima di tutto la locale sezione ANPI per avermi invitato ad intervenire in questa occasione, in un momento difficile per l’Italia e il mondo.
E’ una ricorrenza non solo formale, ma piena di contenuti che hanno portato alla Liberazione del popolo italiano dal nazifascismo e alla nascita della Repubblica.
Ricordare la partecipazione corale di tanti uomini e di tante donne, che hanno subito spesso torture, rimettendoci anche la vita, ad una lotta senza quartiere per riconquistare la libertà è non solo un dovere morale, ma una necessità storica, perché le vicende legate agli anni ‘43/’45 e anche precedenti, hanno influenzato tutta la storia della Repubblica italiana che, non a caso, si dice giustamente nata dalla Resistenza.
Avere consapevolezza del sacrificio di tanti partigiani ci deve suggerire che la libertà, come sosteneva il grande filosofo Popper, non è una conquista definitiva, ma va alimentata giorno per giorno e si può perdere in ogni momento.
Quanto sta avvenendo in queste settimane in Ucraina deve essere un monito per tutti coloro che considerano la libertà e la pace un bene insostituibile, perché solo nella libertà e nella pace ci può essere progresso e si possono sviluppare relazioni proficue tra persone e popoli diversi.
Oggi per tanti italiani il periodo fascista sembra così lontano da quasi dimenticarsene, ma noi non possiamo non ricordare i tanti eccidi commessi dai fascisti in venti anni di dittatura, come l’uccisione di Giacomo Matteotti, a cui opportunamente la comunità orlandina ha intitolato la piazza principale, o di Don Minzoni o di Francesco Lo Sardo, incarcerato e fatto morire in carcere perché comunista, o le tante donne torturate e uccise nel corso della Resistenza.
Pertanto se vogliamo vivere in uno Stato democratico, dobbiamo tenere sempre accesa la fiamma della libertà, per non tornare ad un passato che è stato una grande tragedia del Novecento e ha segnato tante generazioni di italiani.
Per questo è necessario conoscere la storia e farla studiare bene a scuola, cosa che, purtroppo non sempre avviene.
L’ANPI porta avanti da sempre queste istanze e lo fa con l’apporto di tutti quelli che vogliono collaborare, la Libertà non ha colore politico e alla Resistenza hanno partecipato forze politiche di orientamento diverso.
Ringrazio quanti sono intervenuti a questa manifestazione.
Viva la Pace! Viva la Libertà.