I cento nomi di partigiani/e, antifascisti, IMI, internati politici e resistenti scelti tra le migliaia di messinesi per essere letti il 25 Aprile ”25

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di Sostine Cannata

Francesco Lo Sardo

Difficile la scelta dei nomi operata dall’Anpi di Messina di cento tra le migliaia di partigiani/e, IMI, internati/e politici, internati/e ebrei/e, antifascisti e resistenti, per essere letti nel corso della festa non istituzionale della Liberazione dal nazifascismo a Messina – seguita a quella istituzionale – in presenza di oltre trecento persone e della banda musicale di Villafranca Tirrenica, che ha intervallato il lungo elenco e le brevi biografie con brani musicali finemente eseguiti, con apertura e chiusura con Bella ciao cantata a squarciagola da tutti i presenti.

Ogni elenco si presenta solitamente freddo e al fine di accrescere l’attenzione dell’uditorio nella lettura si sono susseguiti dieci tra donne e uomini, facendo sì che tale lettura risultasse più attraente.

Questi i nomi con le loro brevissime biografie elencati:

Messina, 25 aprile 2025

Antonino Abate, nato a Messina, arrestato nel 1927 per propaganda comunista tra gli operai e stampa sovversiva, confinato per 4 anni;

Ferruccio Allitto Bonanno, nato a Messina, medaglia di bronzo al valor militare per attività partigiana;

Maria Anastasi, nata a Calvaruso, benemerita;

Sebastiano Anastasi, nato a Messina, antifascista, arrestato nel 1938 per offese e minacce al duce;

Giovanni Arto, nato a Messina, partigiano combattente, fucilato a Ponte Gesso (Cuneo);

Filippo Bartolone, nato a Messina, viene arrestato per attività antifascista nel 1943;

Giovanni Barbera, nato a Messina, fucilato nel poligono di tiro di Carpi (MO) il 12 luglio 1944, partigiano combattente;

Sebastiano Barisi, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, partigiano combattente, caduto a Dronero (Cuneo) il 26 novembre 1943;

Giovanni Berté, nato a Milazzo, arrestato nel 1936 per propaganda sovversiva e scritti contrari al regime;

Leonida Berté, nato a Milazzo, partigiano combattente, medaglia d’argento;

Eolo Boccato, nato a Lipari, confinato politico e partigiano combattente caduto a Zona di Adria (Rovigo) il 4 febbraio 1945, medaglia d’argento;

Maria Bongiovanni, nata a Messina, arrestata nel 1937 per manifestazione di protesta contro il podestà;

Maria Bruno, nata a Messina, partigiana combattente;

Empedocle Buzzanca, nato a Milazzo, deportato in Germania, morto il 9 gennaio 1945;

Giuseppe Cannata, nato a Messina, caporale fanteria (IMI), internato e deceduto a Piesteritz – “Gemeindefriedhof”;

Gaetano Castiglione, nato a Castroreale, partigiano combattente torturato e impiccato a Collio (Brescia) l’8 settembre 1944, medaglia di argento;

Santo Catalfamo, nato a Condrò, partigiano combattente, catturato e fucilato a Chiusa Pesio (Cuneo) il 6 marzo 1945;

Francesco Cavallaro, nato a Messina, antifascista, arrestato nel 1942 per aver ascoltato radio Londra;

Giovanni Chisari, nato a Messina, partigiano combattente morto in combattimento a Olmo di Bettola (Piacenza);

Maria Ciofalo, nata a Santo Stefano Camastra, partigiana combattente e paracadutista;

Nunzio Costa, comandante della brigata Sanità, presidente provinciale ANPI Messina negli anni ‘80;

Pietro De Francesco, nato a Messina, si unì ad un gruppo di giovani antifascisti e seguì le truppe anglo-americane da Reggio Calabria nel loro percorso di risalita verso Napoli e Roma;

Sebastiano De Pasquale, nato a Messina, partigiano combattente caduto in combattimento a Torino il 28 aprile 1945;

Lidia De Salvo, nata a Messina, partigiana combattente;

Carmela Del Vecchio, nata a Messina, patriota;

Filippo Di Blasi, nato ad Alì superiore, arrestato nel 1938 per attività antifascista e tentato espatrio clandestino a scopo politico;

Paolo Di Fina Lupo, nato a Piraino, nome di battaglia Diffina, partigiano combattente, caduto a Torre Gandini di Nibiano (Piacenza) il 27 giugno 1944;

Giovanni Di Lena, nato a Naso, contribuì alla lotta contro il fascismo, partigiano combattente;

Ignazio Di Lena, nato a Naso, partigiano combattente, arrestato nel 1926 per attività antifascista, fu confinato a Lipari per quattro anni. Liberato dopo la caduta del regime, partecipò alla difesa di Roma a Porta San Paolo l’8 settembre 1943, operando come commissario politico delle brigate garibaldine del 3° settore;

Giovanni Fiannacca, nato a Messina, marò della Marina Militare. Catturato dai tedeschi a Patrasso (Grecia) il 9 settembre 1943, fu internato nello Stalag IV B a Zeithain. Morì il 15 dicembre 1944 nel campo di prigionia;

Umberto Fiore, nato a Giampilieri, arrestato nel 1926 perché fervente propagandista e uno dei maggiori es ponenti del partito comunista nella provincia di Messina;

Maria Fera, nata a Messina, partigiana combattente;

Carlo Falzea, nato a Messina, nome di battaglia Carluccetto, partigiano combattente;

Sostine Festa, nato a Mili San Marco, partigiano combattente;

Antonino Fleres, nato a Santa Teresa Riva, arrestato nel 1927 perché ritenuto uno dei maggiori esponenti locali dell’opposizione al governo nazionale;

Gennaro Fortunato, nato a Messina, staffetta partigiana in Umbria e partigiano combattente, morto a Saponara il 14 gennaio 2025;

Giuseppe Foti, nato a Castell’Umberto, partigiano combattente, fucilato a Clavesana (Cuneo) il 3 marzo 1945;

Francesco Fucile, nato a Messina, partigiano combattente nell’EPLI (Esercito Popolare Liberazione Iugoslavia);

Rosario Fucile, nato a Messina, partigiano, deportato a Dachau e Buchenwald;

Biagio Galletta, nato a Messina, partigiano combattente, caduto in combattimento il 22 febbraio 1945 in Slovenia;

Francesco Galletta, nato a Messina, soldato. Internato nello Stalag X B di Sandbostel, fu successivamente trasferito in Slovenia. Cadde in combattimento il 22 febbraio 1945;

Francesco Garufi, nato a Roccalumera, nome di battaglia Rocca, partigiano combattente;

Giuseppe Garufi, nato a Santa Teresa Riva, partigiano combattente, caduto in combattimento il 1 settembre 1944 a Cumiana (Torino);

Stefano Giacobbe, nato a Divieto (Messina), civile, fu fucilato insieme a cinque carabinieri dai tedeschi in ritirata a Chiusa di Orto Liuzzo il 14 agosto 1943;

Eliana Giorli, senese di Poggibonsi, staffetta partigiana;

Giuseppina Giunta, nata a Messina, partigiana combattente, nome di battaglia Renza;

Giovanni Grasso, nato a Messina, deportato a Trier – Stamlager;

Maria Gurrieri, nata a Brescia, staffetta e partigiana combattente;

Giacomo Impalà, nato a Santa Lucia del Mela, partigiano combattente, fucilato insieme ad altri sette partigiani divenendo uno degli otto “Martiri di Cividale”;

Antonio Ingegneri, nato a Taormina, partigiano combattente, deportato nel 1944, morto a Gusen-Mauthausen il 26 gennaio 1945;

Giuseppe Ingegneri, nato a Taormina, partigiano combattente, deportato nel 1944, morto a Melk-Mauthausen nel marzo 1945;

Valeria Iülg Wachenhusen, nata in Svizzera, partigiana, trascorse molti anni a Messina e fu attiva nel PCI;

Rosina Le Causi, nata a Scaletta Zanclea, benemerita, nome di battaglia Armida;

Francesco Lo Sardo, nato a Naso, ex deputato comunista arrestato nel 1926 e morto in carcere nel 1931;

Carmela Macrì, nata a Messina, partigiana combattente;

Letteria Melandri, civile, fucilata il 14 agosto 1943 a Sant’Alessio Siculo, dai tedeschi in ritirata;

Lidia Menapace, nata a Novara, staffetta partigiana con il nome di battaglia “Bruna”. A lei è dedicata la sez. ANPI di Barcellona Pozzo di Gotto;

Luciana Mignecco, nata a Messina, partigiana combattente;

Giovanni Millemaggi, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, trascorse otto anni tra carcere, internamento e confino;

Leopoldo Minniti, nato a Messina, partigiano combattente;

Giuseppe Mondello, nato a Messina, partigiano combattente, fucilato a Canso (Como) il 13 aprile 1945;

Sebastiano Montagna, nato a Galati Mamertino (Messina), soldato. Catturato dai tedeschi dopo l’armistizio, fu deportato in un campo in Bielorussia, dove morì durante la prigionia;

Benedetto Montalto, civile ucciso a San Fratello nell’agosto 1944 dalle gruppe tedesche in ritirata;

Rosalba Mosca, nata a Messina, benemerita;

Remo Moscatelli, nato a Milazzo, operante in Valmozzola (Parma), caduto il 17 marzo 1944;

Mariantonietta Muscarà, nata a Mili San Pietro – Messina, partigiana combattente e benemerita;

Antonio Musumeci, parroco ucciso a Sant’Alessio Siculo, il 14 agosto 1943 dalle truppe tedesche in ritirata;

Elena Nardari, nata a Treviso, staffetta partigiana, dopo la guerra si trasferisce a Messina dove milita nelle file della Democrazia Cristiana;

Aldo Natoli, nato a Messina, incarcerato per attività antifascista nel 1940, poi partigiano combattente;

Maria Nesci, nata a Messina, benemerita, nome di battaglia Nemesi;

Sebastiano Parisi, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, carabiniere, partigiano combattente, caduto a Pratavecchia Tronero (Cuneo) il 26 novembre 1943, medaglia d’argento;

Giuseppe Persiani, nato a Taurasi (Avellino), antifascista e dirigente comunista, più volte arrestato e confinato dal regime fascista a Favignana, Ponza e Lipari, dove conobbe Gramsci e Bordiga. Dopo la caduta del fascismo, fondò la prima cellula del PCI a Lipari, dove visse fino alla morte nel 1973;

Antonino Pino Balotta, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, fervente attivista antifascista fu anche antimilitarista e anarchico;

Domenico Pino, nato a Messina, partigiano combattente, caduto il 4 marzo 1945 a Soglio (Asti);

Nicola Pino, carabiniere, fucilato il 14 agosto 1943 in contrada Chiusa di Orto Liuzzo dalle truppe tedesche in ritirata;

Salvatore Pollicino, nato a Rometta, partigiano combattente in Piemonte, circondato dai nazisti, per non essere catturato decise di togliersi la vita;

Sebastiano Porcino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, partigiano combattente, deportato a Dachau nel 1944 è morto nel lager di Dietramszel il 20 aprile 1945;

Salvatore Presentato, nato a Reitano, partigiano combattente, caduto in combattimento il 14 giugno 1944 a Castellamonte (Torino);

Filippo Quartarone, nato a Messina, partigiano combattente, ferito a Crocefieschi (Genova);

Giovanni Raccuia, nato a Raccuja, partigiano combattente in Iugoslavia;

Costantino Raffa, nato a Camaro, partigiano combattente nell’EPLI (Esercito Popolare Liberazione Iugoslavia);

Giuseppe Raffa, nato a Barcellona Pozzo di Gotto, partigiano combattente, ucciso a Ronchi dei Legionari (Gorizia) il 20 marzo 1945;

Giovanni Rampulla, nato a Patti, tenente colonnello, appartenente al fronte militare, ucciso alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944;

Annamaria Reale, nata a Capo d’Orlando, partigiana combattente;

Tindaro Rocco, carabiniere ucciso dai tedeschi in ritirata in contrada Chiusa di Orto Liuzzo il 14 agosto 1943;

Antonino Rodi, nato a Messina, maró, fu catturato dai tedesci a Pola e deportato ad Albstadt. Gli è stata concessa la medaglia d’onore nel 2022;

Carmela Russotti, nata a Taormina, Commissione Regionale Triveneta;

Antonio Russo, nato a Messina, carabiniere, partigiano combattente, caduto a Montebelluna (Treviso) nel 1945;

Giovanni Russo, nato a Messina, carabiniere, fucilato dai tedeschi il 13 settembre 1943 a Fertilia (Caserta);

Francesco Salomone, nato a Messina, medico deportato a Mauthausen, classificato come deportato politico;

Giuseppe Santoro, nato a Messina, partigiano combattente deportato nel lager di Nordhausen, segretario dell’ANPI di Messina dal 1947 al 1959;

Francesco Sansone, nato a Messina, studente, partigiano combattente fucilato a Saluzzo (Cuneo) il 15 febbraio del 1945;

Egle Segré, nata a Messina, morta nel campo di sterminio di Auschwitz;

Antonio Silicato, nato a Limina, partigiano combattente caduto a Codolo di Pontremoli Zeri (Massa Carrara) il 20 gennaio 1945, medaglia d’oro al valor militare;

Ignazio Sinagra Brisca, nato a Capo d’Orlando, finanziere, deportato (IMI) a Forbach e Cassel;

Salvatore Starvaggi, nato a Brolo, partigiano combattente, nome di battaglia Leone, caduto a Revigliasco d’Asti il 28 ottobre 1944;

Giuseppe Statella, nato a Messina, partigiano combattente, caduto a Cellarengo (Asti) il 4 aprile 1945;

Mimmo Trapani, nato a Messina, partigiano combattente, presidente ANPI Messina negli anni ottanta;

Amerigo Zavan, nato a Treviso, partigiano combattente;

Antonio Zumbo, nato a Messina, partecipò al moto insurrezionale a Casorate Primo (Pavia) pur non facendo parte organica della formazione del C.V.L.

Fine dell’elenco 

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